Il Natale si avvicinava a grandi passi: mancavano solo tre giorni, ma qualcosa non andava per il verso giusto.
Nonostante i buoni propositi, i regali, l'aiuto reciproco che ci dovrebbe essere a Natale, tutte le persone di Humphreydale erano rabbiosi come cani inferociti e nessuno sapeva spiegarsi il perché di questa inutile rabbia; tutto dall'esterno sembrava esattamente come tutti gli anni, gli alberi di Natale, le luci nei negozi, i Presepi, le decorazioni traboccavano nelle strade -Sì, dall'esterno...- appena entrati nei negozi i commessi di aggredivano,ti spaventavano, ma i clienti non da meno si lamentavano per l'orrendo servizio arrivando persino, a volte, a pestare il malcapitato commesso di turno.
Qualcuno doveva pensare a fare ritornare il vero spirito Natalizio d'amore e gioia negli abitanti di Humphreydale, provarono in molti a scoprire cosa accadeva, ma nel giro di cinque ore i più top del top caddero umiliati dal malvagio farabutto, di cui ancora nono si sapeva l'identità.
I finti forti, i vigliacchi si ritrassero dalla chiamata del popolo, e vennero chiamati anche i più deboli, dagli ultimi ai primi.
Le chiamate arrivarono a tutti gli eroi, compreso il nostro protagonista: Diddo, quest'ultimo era sempre entusiasta anche dei più infimi compiti, e alla chiamata per salvare il Natale fu talmente felice che corse a comprare una renna per arrivare in Lapponia il più veloce possibile; dove era stato indetto il gran consiglio degli eroi; lo battezzò "Rudolfo", caricati tutti i bagagli sulla piccola slitta trascinata dalla renna partì, era un lunedì mattina, il lunedì 23, la mattina dell'anti-viglia.
Arrivò là a mezzogiorno, ma dato che la città era stracolma di regali i cartelli erano celati sotto questi ultimi riuscì a trovare il sentiero per la villa dove si sarebbe tenuta la riunione solo alle due del pomeriggio, arrivò alla villa alle 14:30, sotto gli sguardi di tutti gli eroi (probabilmente arrivati in auto-bus)lui ancora sulla slitta, con un sorrisetto strano, come se cercasse la simpatia dei presenti.
Nessuno gli si avvicinò, nessuno gli parlò nemmeno, l'unico che fece queste due cose era il forte e simpatico Ouzo.
Parlarono un po, e Ouzo gli mostrò il lato meno bello della villa, girarono l'angolo e videro, Ouzo con poca sorpresa, Diddo con moltissima la parte dove stavano gli eroi sconfitti dal farabutto, era pieno di letti ospedalieri, di eroi accasciati al suolo, sembrava che fossero stati sommersi dalle macerie, lasciati in mare e perciò quasi affogati e poi ripescati da lì.
Diddo, però, non aveva paura, anzi era orgoglioso del suo compito, anche se fosse caduto in battaglia.
Un anziano signore occhialuto afferrò il megafono e richiamò tutti nella grande sala delle riunioni.
Dopo un quarto d'ora tutti erano dentro la sala, e il grande re degli eroi "Flying" espose il problema degli abitanti di Humphreydale agli eroi, data l'apparsa del farabutto si pensò che quest'ultimo avesse condizionato gli abitanti del grande quartiere, e così partì la caccia al farabutto.
Flying tirò fuori dalla tasca il telefono, che suonava, rispose e una voce annunciò l'identità del farabutto, era un orrendo mostro verde vestito con gli abiti da Babbo Natale, fu chiamato "il Grinch", allora il re degli eroi capì subito che era impossibile che avesse attaccato senza un apparente motivo, e diede il via alla caccia del mandante del cosiddetto "Grinch".
Il re inviò Butterflyeffect, Levin, Polipetto e Zagarth, alcuni tra i più forti guerrieri a sconfiggere il mostro verde, ritornarono malconciati, ma vivi, con una specie di trasmettitore, lo diedero ai nerd esperti, tra cui il caro amico di Diddo "Jeff" che intercettarono il mandante delle trasmissioni, dopo due ore di duro lavoro, trovarono il colpevole: era Myth, il malvagio capo delle forze oscure.
Flying sapeva dove abitava Myth, sapeva chi era perché erano stati compagni e fedeli amici, ma quando dovettero entrare nelle forze speciale degli eroi, il cattivo non fu promosso, e da quel giorno diede la caccia a Flying.
Il re diede indirizzo e numero di telefono all'ultimo gruppo rimasto (Ouzo, Pinotto, Sue92, Vitoingshark6 e... Diddo, ovviamente con Rudolfo) per "andarlo a trovare", cioè per fermarlo, fermare lui e il suo Grinch.
Era arrivato il 24, e i nostri cinque eroi erano ancora in viaggio verso la Gran Bretagna, più precisamente a Londra, nel quartiere chiamato "Piccola Italia", il quartiere italiano degli italiani londinesi.
Arrivarono alla porta di casa sua, con pistole ad acqua perfette per dare fastidio in inverno, entrarono furtivamente dalla finestra, e si orientarono nella casa fino alla stanza dove era seduto, a guardare il suo piano malvagio che continuava.
Bassi bassi, zitti zitti arrivarono fin dietro la sua sedia.
Con le pistole cariche e stracolme d'acqua, si alzarono e bagnarono Myth, lui urlava dal freddo che aveva, e urlava a più non posso la sua resa, la sua bandiera bianca; quando le pistole furono scariche, lui si sentì come se fosse in Paradiso, ma poi urlò vari "Chi siete?!" e "Cosa ci fate in casa mia?!" lo zittirono e lo legarono, poi con inviarono un messaggio alla mente del Grinch: gli dissero di smettere di importunare e condizionare la gente, e lui ovviamente seguì ciò che secondo lui aveva detto Myth.
Myth si slegò, ma prontamente Diddo si lanciò su di lui, Myth era un esperto di arti marziali, Diddo ci mise un po a placarlo, mentre gli altri quattro se ne stavano andando aspettando impazientemente quest'ultimo. Dopo mezz'ora di estenuante lotta, Diddo lo sconfisse definitivamente, lo portò fuori, e lo scortarono fino in commissariato, su Rudolfo.
Da lì nacquero i Banana, con capo il forte Pinotto.
Humphreydale era sicura oramai, le persone erano felici a casa propria aspettando Babbo Natale.
Ma le rogne non erano finite lì.
Come tutti gli anni, prima di partire per consegnare i regali, Babbo Natale, mangiava una ciambellina, ma quest'anno la "ciambellina" è diventata "ciambelline", ma non due o tre, bensì quarantasette, proprio così, Babbo Natale aveva fatto indigestione di ciambelle!
Flying dopo questa sconvolgente notizia chiamò i Banana, che erano già nel loro covo a mangiare le patatine aspettando Babbo Natale,e gli ordinò di prendere, per una notte, la notte più importante dell' anno, il posto di Babbo Natale.
Loro, stanchi si trascinarono fin sulla slitta che li portò in Lapponia, di nuovo.
Entrarono nella casa di Babbo Natale, presero il grande sacco dei regali e legarono Rudolfo al grande gruppo di renne, poi partirono.
In cinque ore riuscirono a consegnare tutti i regali.
Flying li chiamò proprio all'ultima casa, i Banana dissero che avevano finito, e finalmente, aggiunse Diddo, il re si congratulò con loro e li ringrazio:
Il Natale era salvo!
Fine (scusa Nunzio, ma è troppo bella :lol:
-Diddo IT1 La storia parla del salvataggio del Natale, ma non solo grazie a me, ma grazie anche ai miei compagni, vi voglio bene Banana! Grazie, senza di voi non sarei qui
Diddo vi augura un buon Natale e buone feste!